Situata nella pianura alle pendici delle colline che limitano parte occidentale della Val di Chiana senese, si trova a pochi chilometri dal capoluogo comunale.
L'odierno borgo sorge all'interno di una storica tenuta, nata su quella che fu una delle più importanti strade dell'antica Roma: la via consolare Cassia e, più precisamente, a metà tra le mansiones (sorta di stazione di posta) Manliana e ad Mensulas.
La prima notizia certa sulla tenuta si ha nel 1208, attraverso l'imposizione di una tassa da parte del governo della Repubblica di Siena; nel XIV secolo invece si attesta l'esistenza di due chiese, una dedicata a San Giovanni, l'altra a San Lorentino de Fratta, entrambe sostituite dalla nuova cappella di San Michele.
In questa tenuta nacque, nel corso del XIII secolo, il noto brigante e nobile ghibellino Ghino di Tacco, al tempo ricercato dalla Repubblica di Siena.
La Tenuta la Fratta è la testimonianza di come l’architettura riesce a creare un’armonia assieme alla natura circostante. Qui non si può far altro che rimanere incantati dalla bellezza degli annessi agricoli che si rifanno, nella struttura, alla villa padronale disegnata da Baldassarre Peruzzi nel XVI secolo, dietro la quale si nascondono tesori quali il giardino all’italiana, il cinquecentesco pozzo e la Chiesa di San Michele, dove si conserva un affresco del Sodoma.
Non c’è posto migliore della Fratta di Sinalunga per conoscere la razza bovina autoctona della Valdichiana, la Chianina. L'animale come lo conosciamo oggi è il frutto di una selezione iniziata dal Professore Ezio Marchi, nativo di Bettolle.
Nel 1934 Tenuta La Fratta ottiene con Regio Decreto il titolo di nucleo di selezione e l’iscrizione al libro genealogico della Razza Chianina.